Monday, November 12, 2012

Giorgio Moiso nella Pinacotesa scomparsa di Bruno Chiarlone




 Nella "Pinacoteca scomparsa" di Bruno Chiarlone Debenedetti uno dei protagonisti principali è il pittore Giorgio Moiso.


Le prime dieci pagine del nuovo libro di Chiarlone, “La pinacoteca scomparsa” vedono come protagonista il pittore cairese Giorgio Moiso che ha realizzato e installato a Palazzo di Città uno dei più grandi pannelli in ceramica prodotti recentemente in Liguria.

La grande opera d’arte dipinta in una performance serale davanti al palazzo costruito da Luigi Baccino nel 1893, a cui hanno partecipato ragazzi e ragazze, oltre al numeroso pubblico presente,, è stata tagliata in piastrelle e cotta nei forni di Albisola, quindi portata a Cairo e sistemata alla sommità della scala centrale del Palazzo di Citta.

Un omaggio all’opera e all’amico artista è tributato nel “libro apocrifo del Cayro”, come recita il sottotitolo della pubblicazione, in cui sono pubblicate alcune foto rare dell’operazione scattate dallo stesso Chiarlone.

Il libro ricostruisce la storia di antichi dipinti poco noti che narrano la storia del paese, come quello realizzato nel 1787 dal frate capuccino Anastasio Fontana su richiesta del più famoso fratello Matteo Fontana che fu ritrovato anni fa in una casa di campagna e che rappresenta l’assedio di Cairo del 1625.

La tela fu dipinta prendendo a modello un quadro più antico che era collocato all’interno della Madonna del Bosco, la chiesa campestre fatta costruire dal proto- fisico Pietro Larghero nel 1623.

Anastasio Fontana, Felice Serono, Gaspare Buffa, Luigi Baccino, Cesare Abba, Carlo Leone Gallo, Bice Sanguinetti, Eso Peluzzi, Federico Patetta, Giorgio Moiso sono la preziosa catena artistico-letteraria attraverso la quale si dipanano le pagine del libro di Bruno Chiarlone Debenedetti che indaga la storia locale, a volte nebbiosa e poco nota al grande pubblico.



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